Collocamento mirato, le opportunità da far conoscere a famiglie

Il collocamento mirato rivolto a persone con disabilità non è di certo una novità recente. Tanti sono gli strumenti disponibili e gli investimenti, messi sul campo dalle istituzioni, per garantire opportunità lavorative alle persone con disabilità. Nonostante il ventaglio di opportunità queste sono ancora poco conosciute alle famiglie. Proprio per questo la Fondazione Pia Pozzoli ha organizzato un incontro con Gianna Corradini, dell’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Emilia Romagna, responsabile del collocamento mirato Ambito territoriale di Piacenza.

“Vogliamo far conoscere ancora di più le opportunità offerte dal collocamento mirato – ha detto Gianna Corradini -, proprio per questo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Agenzia per il lavoro e l’ufficio scolastico regionale. L’accordo si concretizza in una serie di incontri, tenuti in ambito provinciale, per intercettare gli studenti che si apprestano a concludere gli studi. Per poter avere accesso agli strumenti previsti dal collocamento mirato occorre avere la documentazione che attesti lo stato di invalidità, sembra banale ma non tutti ne sono provvisti, e la diagnosi funzionale della persona disabile. E’ lo strumento principe del collocamento mirato: è il documento attraverso il quale la commissione, ai sensi della legge 104, composta da medici e integrata anche da un educatore professionale o un assistente sociale. Con questa certificazione viene definito quello che la persona può fare o non più fare, l’eventuale sostegno richiesto e le possibilità di miglioramento, attraverso determinate forme di intervento, come formazione, tirocini, colloqui di orientamento”.

“Il primo passo da fare è iscriversi da noi. Non è automatica e la sua validità – sottolinea Gianna Corradini – non permane nel tempo in maniera illimitata. Consigliamo anche di iscriversi alla nostra newsletter, per ricevere gli aggiornamenti una volta al mese”

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